La crisi senza precedenti del Coronavirus ci ha aperto un po’ gli occhi, e ha ricordato a tutti noi come prevenire è meglio che curare. Proprio seguendo questo principio, si può cercare di prevenire le infezioni di natura batterica, fungina o virale, anche sfruttando una corretta alimentazione.

Ciò lo spiega bene il dottor Andrea Del Buono, Immunoallergolo, in un articolo sviluppato a fine Febbraio 2020 sul giornale dell’ONB (1), dove ricorda come tutte le infezioni, comprese quelle da coronavirus, dipendono anche da un microbiota disbiotico. Traducendo per i profani, per una flora intestinale che non sta bene, anche se questa è una semplificazione, dato il microbiota è l’insieme di tutti i microorganismi che convivono con l’organismo umano, pertanto vanno inclusi anche quelli che vivono in altri distretti, come nei polmoni e sulla pelle.

Il microbiota ha un importantissimo ruolo nell’efficacia del sistema immunitario, infatti i patogeni come i virus non fanno distinzione tra cellule del nostro corpo e cellule del microbiota, ed essendo il microbiota localizzato nelle aree di primo contatto con tali patogeni (intestino, polmoni, pelle, etc), sono i batteri che lo compongono i primi a venire colpiti e a cercare di difendersi (2). Ecco spiegato perché il microbiota sia definito “organo invisibile immunocompetente”, rappresenta una prima linea di difesa dalle infezioni, una sorta di scudo.
Quasi tutte le infezioni degli anziani, urinarie, polmonari, gastrointestinali e altre, sono conseguenza in primo luogo di una disbiosi, ma anche molte infezioni nei giovani e negli adulti possono essere, almeno in parte, riconducibili a queste disbiosi.

Come fare, pertanto, a mantenere in buono stato questo importante scudo di difesa, il nostro microbiota?
Bisogna partire da un regolare consumo di alimenti quali frutta e verdura, ricchi di fibre vegetali e vitamine, oli vegetali come l’olio di oliva piuttosto che grassi animali o grassi vegetali come l’olio di palma, e prodotti come gli yogurt, che sono ricchi di pro e prebiotici, cioè ricchi sia di batteri che aiutano a ripopolare il microbiota, sia di sostanze che supportano la crescita dei batteri benefici (3). Bisogna ridurre, al contempo, l’assunzione in eccesso dei prodotti raffinati, quindi fatti in forte percentuale da farine bianche o zucchero. Insomma, butta via le merendine e i dolci preconfezionati, non esagerare con lo zucchero, e non servono piatti enormi di pasta, soprattutto se non fai molta attività fisica.

OCCHIO ALLE BUFALE!

Non fidarti, invece, delle cavolate che girano sul web, ad esempio quell’audio dove si parlava della vitamina C usata efficacemente come cura per il coronavirus, è una bufala. La vitamina C è una terapia efficace solo per curare lo scorbuto, cioè una sua forte carenza. Carenze a parte, una sua corretta assunzione serve per prevenire un abbassamento delle difese immunitarie, ma non servono grandi quantità, si parla di 75mg al giorno per l’uomo adulto (4), quantità che si assumono già con 1 arancia, o 2 mandarini o 1 kiwi e mezzo.
In generale nessuna vitamina o minerale può rappresentare una cura verso un patogeno, ma al contempo è importante assumerle nelle giuste dosi per mantenere performanti le difese immunitarie (oltre al già citato microbiota) ed evitare, così, che i patogeni possano infettare il nostro corpo. Pertanto il consiglio è di mangiare più frutta e verdura, almeno 2/3 porzioni al giorno dovrebbero essere un obiettivo auspicabile per tutti (5).

Tocca le foto per visualizzare i valori del contenuto in vitamina C:

ARANCIA

Con 1 arancia (peso medio di 150g), si assumono 75mg di vitamina C.

MANDARINI

Con 2 mandarini (peso medio di 100g ciascuno), si assumono circa 84mg di vitamina C.

KIWI

Con due kiwi (peso medio di 90g ciascuno), si assumono ben 153mg di vitamina C.

UN AIUTO DALLA NUTRACEUTICA

Infine possiamo sfruttare la nutraceutica, ovvero impiegare delle sostanze naturali come strumento di prevenzione (6):

  • Ad esempio il ginseng, un termine che si riferisce a diverse specie di piante del genere Panax, che ha attività farmacologiche di miglioramento della resistenza allo stress e della performance fisica, oltre che proprietà immunostimolanti, cioè rafforza le difese immunitarie.
  • L’echinacea, una pianta erbacea perenne originaria del Nord America, anch’essa con proprietà immunostimolanti aspecifiche (aumento della fagocitosi, del numero di linfociti T, di interleuchine e di interferoni), oltre che attività antinfiammatoria, antivirale, antibatterica e cicatrizzante.
  • Eleuterococco, un arbusto originario dell’Asia, che viene usato con indicazioni simili a quelle del ginseng, dato migliora la risposta energetica del corpo ed ha azione immunostimolante, con studi sia in vitro che in vivo che mostrano come il suo utilizzo aumenti le difesi immunitarie;
  • Il propoli, una sostanza resinosa prodotta dalle api a partire dalle gemme di alcune piante, che viene usata principalmente per le sue proprietà disinfettanti verso batteri, funghi e virus.

Ovviamente non serve assumere assieme tutti questi rimedi naturali, come in tutte le cose ci vuole il giusto equilibrio. Ma si possono creare delle associazioni nel corso della giornata, ad esempio si potrebbe bere un caffè di ginseng al metà mattinata, al posto del classico caffè di arabica, e prendere un po’ di propoli nel corso del pomeriggio.

CONCLUSIONI

Sono consapevole del fatto che questi consigli sono solo un piccolo aiuto, però qualsiasi patologia si previene e si cura meglio quando la si tratta in modo multidisciplinare, combattendola su più fronti. Per questo in campo medico non ci si basa più solo sulla prescrizione di terapie, ma è assodato l’utilizzo di aiutare nelle terapie. E questa cosa assume ancora più validità quando ci troviamo di fronte a qualcosa che non ha ancora una cura rodata, dato queste ottimizzazioni potrebbero fare la differenza, ed è una differenza importante.

Chiaramente il massimo beneficio in campo alimentare, lo si ha con una strutturazione specifica del piano alimentare, dato ognuno di noi ha i propri gusti e le proprie particolarità. Proprio per questo concludo ricordando che un buon nutrizionista resta il modo migliore per sviluppare un piano alimentare corretto, un piano che apporti sia i benefici visti su questo articolo, che molti altri.

Sfrutta anche le mie conoscenze nel campo alimentare per stare bene

Bibliografia

1) “La salute del sistema immunitario inizia dal microbiota” – Il Giornale dei Biologi, Febbraio 2020, pag. 10 - 11
2) “Le difese naturali contro virus e batteria” – Intervista di Francesco Bordino al dott. Carlo Alberto Zaccagna – Link: https://www.youtube.com/watch?v=QSnN8CO9cFc
3) DIETOLOGIA – Alimenti, Alimentazione nel sano e nel malato, Integratori Alimentari – Aldo Zangara et al – Piccin – "Probiotici e Prebiotici", pag. 411 - 413.
4) LARN IV Revisione – “Vitamina C”, pag. 305 – 308.
5) Ministero della Salute – Link:
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5_1.jsp?lingua=italiano&id=245
6) DIETOLOGIA – Alimenti, Alimentazione nel sano e nel malato, Integratori Alimentari – Aldo Zangara et al – Piccin – "Echinacea" pag. 431 - 432, "Eleuteroccocco” pag. 433 – 434, “Gineseng Panax” pag. 455 – 456, “Propoli e altri prodotti delle api” pag. 463 – 465.
7) “Tabelle di composizione degli alimenti” – Link: http://sapermangiare.mobi/tabelle_alimenti.html

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